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Una nuova Legge per la Famiglia

Con la L. 219/2012, il legislatore italiano ha emanato un provvedimento che per la sua portata storica è stato da molti equiparato alla Legge di riforma del Diritto di Famiglia del 1975, compiendo, quindi, un passo in avanti, non solo in materia di legislazione minorile.

Con la L. 219/2012, il legislatore italiano ha emanato un provvedimento che per la sua portata storica è stato da molti equiparato alla Legge di riforma del Diritto di Famiglia del 1975, compiendo, quindi, un passo in avanti, non solo in materia di legislazione minorile.
Con tale nuovo articolato, il legislatore afferma il principio dell’unificazione dello stato di figlio ed elimina ogni riferimento all’aggettivo “naturale”, per i figli nati fuori dal matrimonio. Aggettivazione che è stata ritenuta in contrasto con il dettato costituzionale ce definisce “società naturale” la famiglia fondata sul matrimonio.
Con tale Legge si modificano, pertanto, alcuni articoli del Codice Civile, in particolare, si estende il legame di parentela anche al resto del parentado e non solo, quindi, ai genitori che abbiano generato il figlio fuori dal matrimonio o incestuosi.
Questa estensione pone, tuttavia, degli inevitabili interrogativi sia in ordine al ruolo che verrebbe ad aver l’istituzione del matrimonio, sia l’impatto pratico di tali disposizioni sul quadro della disciplina successoria, interrogativi che sicuramente la dottrina affronterà.