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Accertamento legittimo se notificato prima di 60 giorni, ma solo se l’urgenza è motivata.

Con la sentenza n. 11347/2012, la Corte di Cassazione è nuovamente tornata ad esprimersi sull’annosa questione relativa all’interpretazione dell’art. 12, comma 7, Statuto del Contribuente.

Con la sentenza n. 11347/2012, la Corte di Cassazione è nuovamente tornata ad esprimersi sull’annosa questione relativa all’interpretazione dell’art. 12, comma 7, Statuto del Contribuente.

In particolar modo, la Corte afferma il principio per cui è nullo l’accertamento notificato prima dello spirare del termine dei 60 giorni previsto dalla Legge 212/2000, ma solo se l’Amministrazione non motiva le ragioni di particolare urgenza che l’hanno indotta ad anticipare la notificazione dell’accertamento.

La Corte, quindi, sembra discostarsi da altro orientamento formatosi al suo interno, secondo cui il termine dettato dall’art. 12, comma 7, L. 212/2000, sarebbe un termine perentorio, fissato a tutela del diritto di difesa del contribuente e, come tale, da rispettare sempre e comunque. Nella sentenza in commento, invece, la Corte vincola la sanzione della nullità dell’accertamento ad un vizio di motivazione dell’atto notificato.